I più famosi nudi d’autore

Quando si dice nudo artistico si vuole palesemente far riferimento alle varie forme di rappresentazione artistica del corpo umano in stato di nudità, proprio ‘come natura crea’, e pittori, scultori, ed artisti di tutte le epoche hanno sempre prodotto opere aventi questo tema fin dai tempi della preistoria. Fa un certo effetto soltanto a dirlo, ma è certo che le prime sculture raffiguranti il corpo umano, sia esso maschile o femminile, di cui si ha notizia risalgono nientedimeno che a circa 25-28 mila anni fa, e rappresentano per la maggior parte una dea della fertilità, con fianchi larghi e seni molto prominenti.

A dire il vero sono state rinvenute anche sculture di corpi maschili con falli in posizione eretta, anch’essi raffiguranti la fertilità, come nel caso del Gigante di Cerne Abbass, scultura trovata nella piccola contea inglese del Dorsetshire, giusto per rispettare la ‘par condicio’. Sia come sia, l’arte di riprodurre nudità è come abbiamo detto antichissima, un’arte che poi si è andata via via affinando nel corso dei secoli fino ad arrivare all’era moderna dove, come vedremo, ha assunto forme di espressione tra le più bizzarre mai viste prima.

I nudi artistici nell’antica civiltà greco romana

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Facendo un salto avanti nel tempo e spingendoci dall’era preistorica fino al periodo dell’arte egizia e mesopotamica (ci troviamo più o meno intorno al IV Millennio a.C.), si può notare già un primo cambiamento nel modo di raffigurare i nudi artistici; vengono infatti rappresentate scene di sfarzosi ricevimenti e banchetti di corte, feste e celebrazioni dove quasi sempre i partecipanti erano nudi o quasi.

Nella Grecia dell’età del Bronzo (siamo all’incirca nel 600 a.C.) troviamo invece il kouros, la prima scultura raffigurante una figura maschile stilizzata quasi sempre in nudità, ma con linee ben definite che riportano allo stile statuario caratteristico degli egizi. Nell’antica Roma il nudo artistico va ad abbracciare in modo deciso il mondo dell’erotismo e della sessualità, e sono abbondanti le testimonianze raccolte, soprattutto tele e dipinti venuti alla luce dagli scavi di Pompei ed Ercolano in cui sono molto frequenti scene erotiche.

I nudi artistici in età medievale

Nel Medioevo, periodo storico che va più o meno dalla caduta dell’Impero Romano alla scoperta dell’America (476-1492) le cose cambiano di sana pianta; la Chiesa si oppone ad ogni tipo di rappresentazione di nudità in quanto predica valori completamente opposti come castità e purezza, quindi diventa cosa molto rara incontrare scene di nudi. Inizia un’epoca che vede gli artisti focalizzarsi maggiormente su temi religiosi ed iconografici, ed il nudo artistico sparisce quasi del tutto.

E’ poi nel periodo rinascimentale (1350-1600) che il nudo artistico ritorna prepotentemente in auge, e lo fa questa volta in modo diverso, cioè aggiungendo all’opera una componente estetica molto ben curata che conferisce alla stessa un ‘tocco più solenne’. Il David di Donatello, i nudi di Michelangelo dipinti sulla volta della Cappella Sistina, la Venere di Botticelli sono le opere principali di questo periodo storico.

I nudi di Amedeo Modigliani

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Quando si parla di nudi d’autore non si può certamente fare a meno di citare Amedeo Modigliani, pittore e scultore italiano nato a Livorno da famiglia ebraica e, purtroppo per l’arte, prematuramente scomparso a soli 35 anni a causa di una meningite tubercolare; era il classico esempio di ‘genio e sregolatezza’, faceva spesso uso di sostanze nocive che ben presto andarono a peggiorare irrimediabilmente le sue già precarie condizioni di salute fino a portarlo alla morte.

Modigliani iniziò come scultore intorno al 1910, poi un po’ per seguire la forte passione che aveva per la pittura, un po’ anche perché aveva una fastidiosa polmonite che peggiorava quando scolpiva, decise di iniziare a dipingere, e si iscrisse prima alla Scuola libera di nudo di Firenze, poi all’Istituto delle Belle Arti di Venezia. Il suo stile aveva molte caratteristiche in comune con il cubismo, ma in effetti se ne discostava in modo netto. Celebri i suoi famosi dipinti a olio su telaGrande nudo disteso, Nudo sdraiato, Nudo coricato, Nudo disteso con cuscino blu.

I nudi artistici moderni

Il ventesimo secolo inizia con la corrente dell’Art decò, movimento che vuole dare all’immagine femminile un tocco di eleganza e lusso e che vede la donna al centro dell’alta società; poi nella seconda metà del secolo nasce negli Stati Uniti l’espressionismo astratto, che vede il pittore olandese William de Kooning tra i suoi massimi esponenti, e poi ancora lo stile postmoderno, dove si abbandonano completamente l’idealizzazione e la stilizzazione della figura femminile per lasciare spazio ad una rappresentazione più fedele alla realtà, con soggetti raffigurati così come sono.

Ultimamente anche il mondo della fotografia si è andato ad aggiungere alle discipline artistiche, ed il modo di rappresentare nudi ha ancora una volta subito trasformazioni; il nudo fotografico è infatti diventata la maniera più reale di raffigurare un corpo umano, sia esso maschile che femminile, e per questo motivo immediatamente accostato al mondo della pornografia; merita a questo proposito di essere citato il fotografo statunitense Spencer Tunick, autore di fotografie aventi come soggetto grandi masse di persone completamente nude immortalate nelle maggiori piazze di varie città del mondo.